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Riscoprire l’Umanità
per resistere al potere

Un libro su cui riflettere di Michele Putrino

di Rino Di Stefano

(RinoDiStefano.com, Pubblicato Domenica 23 Giugno 2019)

Copertina del libro "Manuale di resistenza al potere" di Michele PutrinoSpesso, nei rari momenti che riusciamo a concedere a noi stessi per riflettere sui tanti perché dell’esistenza, arriviamo alla conclusione di vivere come in una gabbia. Nonostante i nostri buoni propositi, finiamo con l’ammettere che troppe cose ci sono precluse. Vorremmo esercitare una certa professione, ma le difficoltà per arrivarci sono troppe e insormontabili. Oppure vorremmo condurre un’esistenza diversa, in un posto che non è quello dove viviamo. Ma non c’è niente da fare, il mondo che ci circonda ci pone limiti e divieti che, pur con tutta la buona volontà, diventano ostacoli insormontabili. Ma perché questo succede? Che cos’è che limita così tanto il nostro libero arbitrio? A fornire una risposta è Michele Putrino che, con il suo “Manuale di resistenza al potere – Come non farsi manipolare e vivere sereni” (UNO Editori, prefazione dell’ottima Enrica Perucchietti) ci spiega, in chiave filosofica, come funziona la realtà nella quale siamo immersi e come esercita il suo volere su di noi. A condizionare la nostra esistenza è una Megamacchina (termine coniato negli anni Sessanta dal sociologo Lewis Mumford), e cioè una società consumistica basata su un pensiero unico che pretende di dettare ogni singolo passo della nostra vita attraverso un continuo bombardamento di pseudo informazioni, tendenti a inglobare tutti noi in un regime controllabile e regolabile dall’alto. Le forme di questo indottrinamento sono essenzialmente due: la propaganda e il marketing. La prima consiste in un’operazione continua e martellante, che tende a convincerci su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, secondo criteri che qualcuno ha scelto per noi. Ci dicono che cosa sia più accettabile e a che cosa dobbiamo credere. Cercano di convincerci che dobbiamo uniformarci a certe mode (di qualunque tipo), perché solo così possiamo essere accettati dalla comunità. Dunque, nessuno speri di uscire dallo schema azzardandosi a prendere sentieri diversi da quelli proposti dai grandi giornali e dalle televisioni. La seconda forma di coercizione è il marketing, motore che spera di imporci comportamenti, scelte e stili di vita. Il recondito desiderio di essere accettati dagli altri, diventa il mezzo che condiziona il comportamento dell’individuo, spesso del tutto inconscio del meccanismo di cui diventa ingranaggio, a fare determinate cose, ad acquistare certi prodotti, a pensare in un certo modo e a indossare una ipotetica “uniforme mentale”. E’ con questi mezzi che il potere, e quindi la Megamacchina creata dai grandi poteri finanziari, cerca di ingabbiarci e di intrupparci in una massa plasmabile e obbediente, pronta ad eseguire qualunque ordine ci venga imposto tramite i canali dell’ufficialità. Di fatto, seguendo queste regole, noi non viviamo più in un mondo “reale”, bensì in una realtà “apparente” che ci viene suggerita da chi ha l’interesse a farci seguire determinati partiti politici e a consumare certi specifici beni. Come dice Michele PutrinoPutrino, la visione platonica del mondo apparente “alla fine è diventata non solo un modo normale di vedere il mondo ma, addirittura, è diventata l’unica realtà , per tutti noi”. A questo proposito l’autore ci fa notare come il concetto esasperato di tecnocrazia ci fa lentamente perdere il senso di umanità insito nel nostro essere. L’invito è quello di tornare alla natura, di riappropriarci del nostro corpo e di riscoprire quella normalità che sembra ormai distante. “Quando noi agiamo sforzando fisicamente il nostro corpo – scrive Putrino – riattiviamo ‘sistemi’ presenti in noi da milioni di anni che rappresentano, anzi che sono quanto di meglio la Natura ci ha donato al fine di poter vivere in modo armonico con essa”.  Del resto, si domanda l’autore, “Di cosa ha bisogno un essere umano? In sostanza di queste poche cose: di un riparo accogliente, di cibo, di avere un compagno o una compagna, di potersi accoppiare, di vivere in gruppo e di poter agire in piena energia spostandosi nel mondo ed esplorando ambienti diversi. Punto”. Nel suo libro Putrino fa diverse citazioni. Si va da Platone a Nietzsche, per approdare agli Stoici con il Manuale del filosofo Epitteto e alla saggezza dell’imperatore Marco Aurelio. Da qui il concetto che la manipolazione, “Nella sostanza, è quello stato mentale che non consente di vedere le cose per quelle che sono”. E che, comunque, “La manipolazione è sempre una auto-manipolazione: nessuno può manipolarci senza il nostro consenso”. Insomma, siamo noi che dobbiamo reagire e impedire che qualcuno ci costringa a pensare e a ragionare in un modo a noi estraneo. Ricordandosi sempre, come dicono gli Stoici, che “ciò che non è secondo Natura è sempre sbagliato”.  In definitiva, il libro di Michele Putrino è un invito a ritornare ai valori dell’umanità, nel senso più ampio possibile. Un libro da leggere per rifletterci sopra.

“Manuale di resistenza al potere – Come non farsi manipolare e vivere sereni” di Michele Putrino, Prefazione di Enrica Perucchietti, UNO Editori, 165 pagine, ISBN 9788833800141, €14,90.

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